19 lug 2013

Metal Gear Solid - Mito di un videogame senza tempo (prima parte)



 Basta fare questo nome e un'intera generazione (anche più di una) tira un malinconico e sognante sospiro nostalgico. Questo perché la saga di MGS fin dalla sua uscita è riuscita a guadagnarsi un posto nell'olimpo dei vidoegiochi che hanno fatto storia e scuola nel settore videoludico.
Era il lontano 1998 quando un simpatico ometto occhialuto chiamato Hideo Kojima fece conoscere il suo nome al mondo intero rivoluzionando per sempre il concetto di videogioco per console.
Metal Gear Solid infatti sa fondere perfettamente un gioco divertente e ben strutturato con una trama appassionante e ben delineata, il tutto arricchito con personaggi carismatici e caratterizzati in modo magistrale. Tutte prerogative che rendono una grafica scarsa anche per quei tempi difetto di poco conto; e ne analizzeremo il perché nelle prossime righe.
Ma non voglio mettermi a fare una recensione tra le millemila esistenti né cimentarmi in analisi "tecniche" per le quali ammetto di non avere le conoscenze adeguate; quest'oggi vorrei invece analizzare cosa rende MGS unico nel suo genere e come, a distanza di anni, riesca ancora a battersela alla pari con videogiochi molto più nuovi e sofisticati. In particolar modo mi soffermerò sul primo capitolo della saga per PSX per l'appunto Metal Gear Solid.
La storia bene o male la conoscono tutti (e per chi non la conosce un giretto su wikipedia non vi farà certo cascare la mano), comunque per riassumere il plot in due parole la trama parla di un gruppo terroristico che ha preso possesso di un deposito per lo stoccaggio di armi nucleari a Shadow Moses in Alaska dove è custodita una nuova terribile arma a lunghissimo raggio chiamata Metal Gear Rex; i terroristi minacciano la Casa Bianca che se non adempiranno alle loro richieste apriranno il fuoco. Il governo americano decide quindi di mandare l'ex agente speciale della Fox Hound conosciuto con il nome in codice di Solid Snake per salvare gli ostaggi e sventare l'attacco terroristico. Sta di fatto però che il gruppo terroristico è formato dagli attuali membri della squadra Fox Hound e capitanati da Liquid Snake, il quale assomiglia incredibilmente al nostro eroe...
Ma questo è solo un accenno d'introduzione della più vasta e articolata trama su cui si basa il videogioco, per esempio non ho parlato del fatto che tra le richieste dei terroristi ci stanno i resti di Big Boss, un leggendario soldato dalle cui cellulle sono stati ricavate proprietà per sviluppare i soldati genetici, inutile dire che Snake è sia suo figlio che il suo assassino.
Ce ne sarebbero tanti altri di aneddoti stuzzicanti riguardanti il passato del nostro protagonista ma li lascerò scoprire a voi.
Parliamo quindi di cosa rende questo gioco tanto affascinante; la risposta è praticamente ovvia: la storia (che domande), non solo a livello di trama ma anche di struttura con colpi di scena da capogiro e soprattutto una schiera di personaggi dal carisma ineguagliabile.
Anche gli stessi membri della squadra di supporto sul tuo codec (che squilla sempre nei momenti meno opportuni) nonostante siano una presenza relativamente passiva nel gioco, ognuno di loro ha un profilo psicologico ben strutturato, riuscendo così a dare ulteriore spessore alla trama già molto articolata di suo; come per esempio il misterioso passato della dottoressa Naomi Hunter, le improvvisate di Gola Profonda o il grande colpo di scena col Master Miller (e non dirò di più). Ora parliamo un po' del nostro protagonista, ovvero Solid Snake. A mio avviso ce ne stanno pochi di protagonisti di videogame dotati del suo carisma. Non è esattamente un eroe ma un soldato che esegue degli ordini, tuttavia sotto la sua indole di freddo assassino, di spietata "macchina per uccidere", si rivela un uomo dotato di dubbi, esitazioni e sentimenti, e questo suo essere umano si rivela fondamentale perché chi conosce il passato di Snake sa bene che egli proprio "umano" non è. Motore di tale umanità si rivela essere Meryl, la nipote del colonnello Campbel (capo della missione di Snake), ella è un soldato precedentemente preso in ostaggio dai terroristi che evaderà di prigione travestita da guardia e aiuterà il nostro Snake per tutta la prima parte del gioco, nella seconda parte infatti verrà poi catturata e la sua sopravvivenza dipenderà solo e soltanto dal giocatore (dando quindi la possibilità di due finali alternativi, uno dove Meryl muore e uno dove sopravvive). Meryl è un personaggio fondamentale per la crescita di Snake perché, nonostante sparirà praticamente per metà del gioco per poi comparire solo alla fine, sarà un'idea costantemente presente nel protagonista spingendolo a combattere per qualcosa che va ben al di là del proprio senso del dovere.
Altro improbabile aiutante di Snake è Hal Emmerich meglio conosciuto come Otacon (per le sue passioni tipicamente otaku). E' l'ideatore del Metal Gear ma dopo aver scoperto di essere una pedina del governo per creare un'arma di distruzione di massa decide di redimersi aiutando Snake a distruggere lo stesso Metal Gear. Otacon appare come una persona vigliacca e odia la violenza, tuttavia saprà dimostrare il suo coraggio fino ad essere pronto a sacrificare la sua vita per salvarne molte altre. Otacon è l'emblema dell'uomo comune di fronte alle difficoltà, egli scappa e si nasconde di continuo, si rifiuta di fare del male e si affeziona alle persone sbagliate (ne parleremo poi) ma nonostante la sua debolezza e la sua paura andrà fino in fondo. Personaggi come Meryl e Otacon sono un perfetto specchio della bontà dell'animo umano e dell'uomo comune di fronte alla guerra e all'orrore da essa scaturita.
Ma ora voglio parlare di uno dei personaggi più interessanti e complessi di tutto il gioco oltre ad essere uno ai quali sono più affezionata: sto parlando del Ninja alias Gray Fox. Mi sembra giusto spendere due paroline in più riguardo a uno dei migliori cattivi/buoni mai creati; perché di fatto Gray Fox non può essere considerato né un amico né un nemico. Egli aiuterà Snake fino alla fine ma per l'unico scopo di fare un ultimo duello mortale con lui. Uccide con sanguinosa freddezza, ma viene continuamente scosso da sentimenti e ricordi. Prima di diventare il Ninja bionico, Gray Fox era un soldato amico di Snake contro il quale però dovette combattere perché di una fazione opposta. "Una guerra non è una buona ragione per porre fine ad un'amicizia" è la stupenda citazione di Snake che riassume lo strano rapporto tra Snake e Fox, quest ultimo infatti aiuta e guida l'altro come un fratello maggiore, ma nonostante ciò lo insegue alla disperata ricerca di un duello finale, non per vendetta ma per una strana ricerca di vita. Gray Fox di fatto non è più né vivo né morto, è come un fantasma del tutto estraneo agli eventi, non gli interessa nulla del Metal Gear dei terroristi o della terza guerra mondiale, egli è solo uno spettro tormentato dal passato alla ricerca di una sensazione che lo faccia sentire nuovamente vivo, e la cerca nel rivivere la sua morte.
Persone come Snake o Gray Fox sono dei prodotti fabbricati dalla guerra, sono entrambi dei "piccoli oscuri segreti" creati dal malsano intento di fare dell'uomo una macchina da guerra. E man mano che si scoprono altri dettagli sul passato del Ninja, scopriamo nel suo personaggio una palese forma di protesta riguardo l'uso amorale dell'essere umano la strumentalizzazione della guerra.

(Continua...)










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