18 apr 2013

** Generi Manga


A differenza del fumetto occidentale, il manga definisce i vari generi usando un termine che si riferisce al tipo di lettore al quale è destinato (Per esempio shoujo=ragazza, shonen=ragazzo, hentai=pervertito). Qui sotto ho elencato i principali generi di manga conosciuti.


SHONEN: Genere destinato ad un pubblico prettamente maschile adolescente. La trama di uno shonen si basa sul tentativo di raggiungere un obiettivo.Il protagonista (o protagonisti) durante il suo viaggio, effettivo o figurato, dovrà affrontare e superare gli ostacoli che gli si pareranno davanti dai quali ne uscirà più forte per poi alla fine essere pronto per raggiungere l'obiettivo finale.
Di questo genere possiamo trovare Dragon Ball, One Piece, Naruto, Saint Seiya (I cavalieri dello Zodiaco).

SEINEN: Destinato ad un pubblico di lettori che va dalla maggiore età in su, si caratterizza per i temi decisamente più maturi. Di norma il disegno è più realistico e tratta argomenti più seri senza troppi filtri o censure. Per tale motivo varie trasposizioni animate hanno fatto più fatica a raggiungere l'Italia.
Di questo genere troviamo Akira, Berserk, Vampire Hunter D, Claymore.

SHOUJO (Shojo): Genere destinato ad un pubblico prettamente femminile adolescente. Inizialmente aveva tematiche sentimentali per poi evolversi anche su temi più ampi. (Erroneamente vengono definiti shoujo tutti i manga a sfondo sentimentale quando esitono anche shonen manga di questo tipo.)
Si distunguono per un tratto più morbido e varie rappresentazioni estemporanee con decorazioni floreali, e perché lasciano molto più spazio agli stati d'animo dei personaggi.
Di questo tipo sono Lamù, Rossana, Love me knight (Kiss me Licia).

JOSEI: Genere destinato maggiormente a donne e giovani adulte (in pratica la versione femminile del seinen) le storie sono solitamente a sfondo sentimentale e di vita quotidiana ma a differenza dello shoujo hanno un'impronta più matura e realistica con sitazioni più esplicite.
Di questo genere troviamo Nana, Lady Oscar, Paradise Kiss.

MAHO SHOUJO (o Majokko): Genere che grossomodo unisce il temi dello shoujo con il fantasy o il mondo magico in generale. E' un tentativo di avvicinare lo shoujo anche a un pubblico maschile. A volte più frivolo altre volte più drammatico, il maho shoujo ha dei temi molto malleabili che danno molta più libertà ai mangaka di spaziare con le vicende narrate e la caratterizzazione dei personaggi (cosa che non potrebbe accadere con un normale shoujo).
Troviamo sotto questo genere Ransie la strega, Sailor Moon, Mew mew, Bia la sfida della magia.

 SHONEN-AI: Solitamente destinato ad un pubblico femminile. Tratta di relazioni omosessuali tra ragazzo e ragazzo incentrato sulla sfera sentimentale.
Lo YAOI riguarda relazioni omosessuali tra due uomini o ragazzi che vertono più sulla realzione fisica.

SHOUJO-AI: Tratta temi riguardanti relazioni omosessuali tra due donne o ragazze.
Lo YURI è visto più malamente rispetto lo yaoi ed ha quindi meno esportazioni in occidente, si ha infatti una maggiore disinformazione a riguardo.

HENTAI: Opere manga a sfondo pornografico.

BARA: (=rosa) Opere manga a sfondo omo-pornografico, nate principalmente con intento provocatorio per l'affermazione della propria identità omosessuale.


(Ripassandomi i vari generi mi sono sfatata parecchi miti e trovato molti spunti interessanti.
   Se ho tralasciato qualcosa non esitate a dirmelo!)

17 apr 2013

*Dizionario per "babbani" (ultima edizione)

Un piccolo glossario per risparmiarmi la fatica di ricapitolare concetti con i quali avremo sicuramente a che fare.

NERD: evoluzione del termine GEEK usato per quelle persone tendenzialmente propense alla scienza e alla teconologia in modo quasi maniacale, l'aggettivo Nerd riguarda coloro che si appassionano a fumetti, giochi di ruolo, film d'animazione, videogiochi, mondo fantasy ed eventuale collezionismo correlato.

OTAKU: l'equivalente giapponese del nerd ma ovviamente si fissa con anime, manga e anche lui videogiochi ecc...

I termini "geek", "nerd" e "otaku" nascono come termini dispregiativi per persone definite tendenzialmente asociali e fuori moda. Al giorno d'oggi il significato di simili termini è stato apportato per definire una sorta di sottocultura come una "rivalsa" contro certi luoghi comuni, anche se molto spesso ne viene travisato il significato.


MANGA: fumetto di produzione giapponese (quello che si legge da destra a sinistra) e può essere indirizzato a lettori di età diverse a seconda del genere e i temi trattati.

ANIME: serie d'animazione giapponese, spesso ispirato al manga e come esso può essere indirizzato a un pubblico differente a seconda dei temi trattati.

MANGAKA: disegnatore di manga.

SPIN OFF: (=preso da) trama presa dall'ambientazione di una storia già creata dove viene sviluppata la storia di un personaggio secondario.

FILLER: (=riempitivo) sono puntate che non hanno nulla a che fare con lo sviluppo della trama ma hanno il solo scopo di allungare la serie.

OAV: (Original Anime Video) lungometraggi animati destinati all'home video. Che vengono talvolta affiancati a serie di anime in corso (spesso come filler o spin off).
 
GRAPHIC NOVEL: romanzo a fumetti autoconclusivo (o diviso in pochi volumi). Ha di norma un'edizione più curata e raffinata ed è destinata maggiormente ad un pubblico maturo.

COSPLAY: riproduzione fedele di un qualche personaggio immaginario, di solito del mondo dei fumetti o dei manga, da parte di un fan (cosplayer) alle fiere del fumetto e rassegne simili.

GDR: acronimo di Gioco Di Ruolo. In generale è un tipo di gioco (che può essere da tavolo, videogioco o altro) nel quale si crea un personaggio costruendolo autonomamente attribuendogli caratteristiche e abilità, guidandolo poi in varie missioni dettate da un master (vedi nota seguente) e durante le quali il proprio personaggio potrà progredire e diventare sempre più potente e affrontare poi missioni sempre più difficili.

MASTER: conosciuto anche come "narratore" è un ruolo necessario durante una partita di gioco di ruolo perché incaricato di descrivere ed enunciare situazioni ed eventi duante la partita, è in pratica il "regista" del gioco.

 BRIEFING: (=istruzioni) termine usato in vari tipi di giochi di ruolo per definire le istruzioni e le informazioni iniziali date dal master all'inizio di una partita necessarie per giocare.

QUEST: come viene definita la missione durante il gioco di ruolo.

 POWER PLAYER: termine per definire quel tipo di giocatore che fa in modo (talvolta anche imbrogliando) di mettersi in una situazione dove non avrà possibilità alcuna di perdere.

 LAG: quando un videogioco va "a scatti" e la grafica è quindi meno fluida, da qui il verbo "laggare".

GAMEPLAY: in pratica la "giocabilità" di un videogame, cioè come il gioco si presta a livello pratico. Comprende il rapporto gioco-comadi. Più il gameplay è fluido meno è frustrante per il giocatore.

SPOILER: rivelazione del finale o di un colpo di scena di un libro/film/fumetto ecc... a chi non l'ha ancora visto/letto.

OPENING: sigla iniziale

ENDING: sigla finale

FANFICTION:  (o Fanfic) opera scritta dai fan (di un libro, manga, film ecc...) prendendo come spunto le storie o i personaggi di un'opera originale.

 LARP (GRV): (Live Action Role Playing) conosciuto anche come GRV (Gioco di Ruol dal Vivo). E' una tipologia di gioco di ruolo dove i giocatori interpretano letteralmente il proprio personaggio ma, a differenza del cosplay, i personaggi sono degli OC (vedi nota seguente). Questo tipo di attività è conosciuta anche come "teatro interattivo" dato che si svolge come una sorta di interpretazione teatrale che si sviluppa sul momento.

 OC: (Original Character) personaggio originale. Termine usato sia in certi tipi di GDR sia per dei personaggi inventati da un autore di fanfiction.

OOC: (Out Of Character) termine usato nel GDR o nel LARP per indentificare fatti e conversazioni avvenute al di fuori della partita giocata, in pratica nel "mondo reale". Nelle fanfiction sono i personaggi che presentano caratteristiche differenti dal personaggio originale.

CROSSOVER: storie dove interagiscono personaggi di opere differenti.

ONE SHOT: storia che si conclude in un solo capitolo.

PLOT: (=trama) termine usato soprattutto nel campo del GDR e del LARP o delle Fanfiction per definire la trama di fondo o l'ambientazione narrata.


(Il glossario verrà costantemente aggiornato. Suggerite pure eventuali voci da aggiungere!)















10 apr 2013

Fiere Italiane - cultura o ignoranza del fumetto?

La prima volta che ho messo piede ad una fiera del fumetto provai una sensazione mista tra stupore e appartenenza: mi sentivo a casa!
Tutti coloro che vengono definiti grossolanamente "nerd" o "otaku" o "sramboidi" e simili hanno provato la stessa sensazione. 
Un luogo dove trovare fumetti, manga e merchandising vario riguardante il mondo che tanto si adora, pieno di persone che condividono la stessa passione. E in più ci sono i cosplay! Che si vorrebbe di più??
Ma le fiere non sono solo questo; infatti (specialmente rigurado quelle più grandi) si ha occasione di trovare stupende mostre e soprattutto si ha occasione di incontrare grandi nomi nel mondo del fumetto.
Tuttavia l'80% dei frequentatori di fiere hanno un unico interesse: cosplay e shopping. Badate che io non voglio assolutamente criticare i cosplayer, ma vorrei far notare un piccolo difetto di molti (non tutti) cosplayer italiani.
I cosplay, per chi non lo sapesse, sono la rappresentazione il più fedele possibile del proprio personaggio immaginario preferito. Ma il culto del cosplay non è una semplice "carnevalata" ma una sorta di espressione all'ennesima potenza della propria passione per il fumetto e per la particolare affinità col personaggio rappresentato. Purtroppo invece il metro di giudizo per fare un cosplay  è "perché ci somiglio" o "perché fa figo" quando invece si conosce a malapena il personaggio rappresentato.
Riguardo le conferenze e gli incontri con gli autori ho un esempio lampante nell'appena passato Romics Primavera 2013 dove tra gli stand ci si poteva muovere a stento e si vedevano flash ovunque per fotografare cosplay, mentre la sala delle conferenze dove si teneva l'incontro con David Lloyd era semivuolta (Inutile dire che in moti mi chiesero chi egli sia).
Ma allora quale cultura del fumetto è se del fumetto non c'è cultura?
Allora è vero che a noi interessa solo farsi fare le foto in cosplay piuttosto che approfondire la stupenda arte che ne fa da padrone?
Attenzione, io non volgio puntare il dito addosso a nessuno, vorrei solo spronare a riflettere e magari a incuriosire i "profani" (o quasi) su cosa intendo per cultura del fumetto.  
  Anche perché rispetto a chi è ignorante in materia è forse peggio chi in materia è molto esperto ma tende a escludere chi non ne sa nulla, o peggio ancora si limita a criticare chi ne sa molto poco.
Da che mondo e mondo la cultura, di qualunque tipo sia, è fatta per essere diffusa, mentre in Italia (riguardo qualsiasi campo) si tende a ghettizzare tale cultura impedendo agli altri di gioirne a pieno.
A volte mi ritrovo a sentir parlare dei nerd che criticano i "meno nerd" di non essere abbastanza nerd. Tenendo presente che il nerd è già un escluso di suo (ma questa è un'altra storia) è un ragionamento folle!!

Forse è per questo che ho aperto questo blog, per esporre quel minimo di cultura che ho riguardo le mie passioni e magari confrontandomi con chi ne sa più di me e a farmi conoscere qualcosa di nuovo, anzi ci spero davvero!!!