23 ago 2016

Suicide Squad, quando il trash non va più di moda



Come si suol dire, più sono grossi più fanno rumore quando cadono e questo gigante ha fatto un chiasso non indifferente.
Sin dalla prima volta che vidi il trailer di Suicide Squad sapevo già di aspettarmi in sala un film che avrebbe puntato esclusivamente sul carisma dei personaggi, scene spettacolari intervallate da gag e botte da orbi a non finire.
Quando finalmente il film è stato distribuito nei cinema molti del pubblico si sono sentiti non solo delusi ma addirittura offesi da ciò che hanno visto sullo schermo.
A tal proposito io e tanti altri ci siamo fatti la stessa domanda: che cosa vi aspettavate?
Io non sono una veggente ma quando ho visto il film ho avuto proprio quello che mi aspettavo di trovare. Dirò di più; considerati i film precedenti dell'universo DC (tali Man of Stell, Batman vs Superman, film che considero eccessivamente pretenziosi), questa pellicola ha addirittura fatto un passo avanti. 



Brutti ma buoni

Mi rendo conto che quelli come me sono quel tipo di spettatori che ogni tanto amano crogiolarsi anche nel trash. Siamo quelli che rivedono col sorriso film come Le trartarughe ninja, Robocop, Demolition Man e simili. Narrativamente fanno pietà, registicamente sfiorano la decenza, ma per qualche ragione ci piace guardarli e ci divertiamo anche parecchio nel farlo. Questo per un'unica, semplice ragione: sono film relativamente seri che però non si prendono sul serio. Questa bislacca presa di coscienza trasforma un film dimenticabile in qualcosa di godibile.
Ebbene Suicide Squad non si prende sul serio.
Io sono andata al cinema con lo stesso atteggiamento col quale andrei a vedere I Mercenari, e mi sono divertita.
Forse il problema è stata l'eccessiva serietà dei suoi prequiel ufficiosi, impostati con una serietà che, come ho appena detto, non ho apprezzato perché è una chiave di lettura che non può tollerare errori, cosa che invece non accade in una pellicola meno seriosa ma che in questo caso rischia di stonare nell'universo che si è andato a creare.
Sinceramente la cosa non è che mi ha disturbato ma per altri è risultata una sorta di presa in giro. C'è da dire che non capisco il perché di tanta isteria. 

Il film è carino? Sì. 
Merita qualche riconoscimento particolare? No. 
Poteva essere fatto meglio? Certo che sì!

Aveva tutte le carte in regola per diventare un cult, ma la poca cura nella realizzazione ne ha fatto emergere i difetti, mancando l'obiettivo.
Sta di fatto che ci sono cinefumetti che mi sono piaciuti molto meno e che erano davvero molto più brutti, ma non ho notato lo stesso accanimento.
Da amica consiglierei al popolo di internet di scalare le marce e darsi una calmata e soprattutto di ricordarsi che esistono le mezze misure. Non sta scritto da nessuna parte che un film deve essere per forza un capolavoro o una schifezza.

Parliamo del film

ATTENZIONE! RISCHIO DI SPOILER
Da questo momento in poi farò diversi spoiler quindi se andrete avanti nella lettura sarà a vostro rischio e pericolo.



Figli e figliastri

Anche i muri si saranno lamentati di questo benedetto montaggio, ma più che altro è il filo narrativo che risulta sbilanciato. 
Se la presentazione con nome e didascalia, invece di propinarla tutta insieme con la Wallace che li elenca uno per uno, l'avessero fatta durante il corso del film man mano che i protagonisti entravano in scena (un po' come le D.I.V.A.S. in Kill Bill per intenderci) avrebbe avuto un ritmo meglio cadenzato. Il resto è dovuto ai tagli evidentissimi che innestano qua e là dei punti interrogativi riguardo i personaggi. Di fatto Katana sembra infilata a forza, Diablo pare affezionarsi in un nano secondo, e Harley viene definita una piantagrane senza un vero motivo. Di fatto è inevitabile che non tutti i protagonisti hanno la stessa rilevanza perché i personaggi sono tanti e il tempo a disposizione è poco. Era ovvio che Deadshot sarebbe stato il "protagonista principale" con la storia della figlia e tutto il resto e Harley Quinn la "protagonista morale", ma a modo loro hanno saputo farsi apprezzare tutti quanti e nessuno è risultato del tutto inutile, neanche Slipknot che muore dopo due secondi e tre quarti, anche se riguardo quel poveraccio potevano sforzarsi di farci credere che sarebbe campato almeno da Pasqua a Natale.

L'incantatrice



A me è piaciuta un sacco. Carina è stata anche l'idea che doveva far parte della squadra e invece è stata il motivo per cui la squadra è dovuta entrare in azione. Tanti si sono lamentati che non fosse un gran villain, ma l'ho trovata migliore di tanti villain dei film Marvel (Ultron non mi sembra questo emblema di profondità).
E cercate di evitare di espormi tutte le varie sfumature dell'immagine del "cattivo" perché l'ho già fatto io qui:
 L'importanza di essere il cattivo
Sta di fatto che i protagonisti sono già dei villain, con tutte le loro sfumature psicologiche, quindi un super cattivo vecchio stampo è più che indicato.



Mi piace l'immagine che le hanno dato e come hanno reso il suo background.
Ci tengo però a precisare che nel film non considero lei la vera villain, ma solo la villain ufficiale. La vera antagonista di questa storia è Amanda Waller, colei che tiene sotto scacco la "squadra suicidio" e che tutti i membri odiano all'unisono. Fermare l'incantatrice è il lavoro che devono svolgere, ma è Amanda l'ostacolo che si frappone fra loro e la libertà.

Harley Quinn e il Joker



Giuro di averne sentite di tutti i colori su di loro, sia insieme che separatamente. So bene come sia il loro vero rapporto nella versione originale, ma ho idea che qui non sia stato modificato ma solo studiatamente censurato. Di fatto non vediamo mai il Joker picchiare Harley ma ci lascia intendere che con lei faccia "giochini strani". Inoltre questo suo smodato tentativo di farla evadere non sembra un gesto d'amore, ma un atto di proprietà, cosa che si nota in un flashback in cui non mi è sembrato che Joker fosse geloso perché è innamorato di Harley ma perché odia che qualcuno tocchi le sue cose. Poi tutta questa isteria riguardo queste fantomatiche ragazzine che fantasticano sulla loro storia perché li vedono come due pazzi contro il mondo sinceramente non mi tange. Ero sicura che avrebbero ammorbidito il tutto e non credo c'entri un fattore etico, semplicemente se fosse stato crudo e palese il film avrebbe ricevuto il divieto di visione ai minori di 14 anni (negli Usa anche di 17) perdendosi una bella fetta di pubblico.



Altra bomba mediatica è l'interpretazione di Jared Leto come Joker, che pure qui si era capito che sarebbe stato un personaggio di contorno, ma tutti hanno gridato alla truffa perché "non si vede mai". Personalmente credevo che lo avrei visto cinque minuti verso la fine e basta e invece è comparso sullo schermo più spesso del previsto.
Se andiamo a fare un paragone pratico ho visto più spesso il Joker in Suicide Squad che Godzilla nell'ultimo film di Godzilla.
La sua interpretazione non è male ma il materiale per poter giudicare è poco. La versione Joker gangster pappone si intona bene al contesto del film. Era ovvio che con una sexy Harley Quinn al seguito anche lui doveva avere un'immagine un po' più da figaccione, non prendiamoci in giro.



Harley Quinn è la regina indiscussa del film. Buca lo schermo e ha fornito buon materiale per le cosplayer per i prossimi anni.
Sinceramente non potevano farla meglio: sexy ma in maniera scansonata, a tratti quasi ingenua, una banderuola al vento, impulsiva, crudele per il gusto di esserlo. Margot Robbie ha creato un'icona e l'unico vero motivo che impedirà al film di finire nel dimeticatoio.



Senza dilungarsi ancora, ribadisco che il film sa intrattenere e lo rivedrei volentieri. In un certo senso mi dispiace che lo abbiano attaccato così duramente perché lo metterei senza problemi nella mia videoteca per una serata in cui mi voglio rilassare con un film di solo intrattenimento. Il cinema ha bisogno anche di film come questo.