30 lug 2013

Metal Gear Solid - Mito di un videogame senza tempo (seconda parte)



Nel precedente post abbiamo parlato dei "buoni" della situazione, ora siamo arrivati alla parte più gustosa, ovvero i cattivi.
Voglio spendere due parole di numero su Octopus, prima vittima del Fox Die (i fan sanno di cosa sto parlando) e primo nemico incontrato da Snake a sua insaputa, inutile dire quanto si possa rimanere male alla scoperta che il tizio incontrato fosse proprio lui!
 Passiamo ora al cattivo più odiato e più onnipresente della saga, ovviamente mi riferisco al caro vecchio Revoler Ocelot, dico onnipresente perché dal primo MGS in poi ce lo troveremo costantemente tra i piedi, e il più odiato perché qualunque cosa Snake faccia non riuscirà mai a liberarsene, oltre al fatto che ha le mani in pasta praticamente dappertutto (o dovrei dire la mano). La telefonata di Ocelot è un ritornello immancabile dopo i titoli di coda; telefonata che ci fa capire che in un modo o nell'altro il vecchio Revolver ha fregato tutti. Questo pistolero sovietico è anche il simpaticone che si divertirà a torturare Snake e Meryl, provandoci anche un particolare gusto. Ma dopotutto è uno di quei personaggi talmente odiosi al quale alla fine ci si affeziona, è scaltro e intelligente e inoltre il suo essere "immischiato in tutto" gli regala un tocco di mistero dandogli un non so che di affascinante. Ma ora passiamo a uno dei membri della Fox Hound più carismatici in assoluto, sto parlando di Psyco Mantis, il telepate. E' l'unico nemico che Snake in pratica incontrerà una sola volta (a parte Octopus, ma quello non conta), ma quell'unica volta sarà memorabile. Mantis gioca con i sentimenti delle persone leggendogli la mente e riversando desideri e paure contro di loro; è cattivo, ama uccidere e fare del male, ma tra le righe si può capire di come il suo odio per l'umanità sia una semplice conseguenza dell'odio che il mondo ha riversato su un "freak" come lui. Mantis è anche il primo a rivelare apertamente la natura anomala di Snake affermando come loro due "non sono poi tanto diversi". Inoltre il telepate ha saputo far breccia nel cuore dei giocatori proprio attraverso il gameplay, perché Psyco Mantis rompe la quarta parete parlando come se si rivolgesse direttamente al giocatore, leggendo i dati della memory card e facendo letteralmente "muovere" in controller; peculiarità che a distanza di anni ancora si fa apprezzare e che sa rendersi credibilissima nel contesto. 
Altro personaggio totalmente avvolto nel mistero è Vulcan Raven, questo sciamano sembra avere continue visioni del futuro ed ha una sorta di legame mistico con i corvi. Egli (come Mantis) sembra conoscere la natura più profonda di Snake ma rimane comunque sul vago dicendogli che il suo è un cammino fatto di morte. Da un iniziale disprezzo, Raven in seguito sembrerà quasi parteggiare per Snake e poco prima di morire lo avvertirà che lo avrebbe osservato dall'oltretomba. 
 Ora passiamo ad un altro personaggio che fa parte della rosa dei miei preferiti (se non il mio preferito), ossia Sniper Wolf. Questa donna è un cecchino infallibile che si contraddistingue per il fatto di agire da sola (i cecchini di norma lavorano in coppia) e di essere in grado di attendere la vittima per giorni interi senza mangiare e dormire rimanendo vigile e desta. Wolf si presenta come una donna spietata e piuttosto deviata, infatti tende ad innamorarsi di alcune sue vittime prima di ucciderle trasformando il suo obiettivo in una vera e propria ossessione, cosa che farà anche con Snake. Tuttavia andando avanti con la storia ci si rende conto di quanto sia complessa la personalità di questo sniper; ella ha un grande amore per i cani che ne rivela un lato gentile, sarà questa parte di lei che la farà divenire oggetto dell'amore non corrisposto di Otacon (ecco a cosa mi riferivo nel precedente post). Scopriremo poi che anche Wolf è un mostro creato dall'orrore della guerra, ella infatti rivelerà di essere curda dimostrando che la sua sete di sangue è frutto della frustrazione, della paura e dell'odio scaturiti dal genocidio al quale ha dovuto assistere. Indimenticabile è il suo commovente monologo prima di morire, dove parla di come Big Boss le abbia cambiato la vita mettendola come "osservatore esterno" della guerra, facendo di lei un cecchino. Lo stesso Snake riconosce il valore della donna affermando di come le sia appropriato il nome Wolf ossia "lupo", un animale nobile ed orgoglioso. Non nascondo che la scena della morte di Sniper Wolf mi abbia strappato una lacrima (e non una volta sola).
Ed eccoci infine arrivati alla nemesi per eccellenza di Solid Snake ossia il biondissimo Liquid Snake. Il colore di capelli è infatti l'unica differenza fisica tra i due e il perché viene rivelato al primo incontro tra i due dato che Liquid chiama il nostro eroe "fratellino", ma i due non sono normali fratelli gemelli. I due Snake sono infatti due cloni nati dalle cellule di Big Boss definiti "progetto Les enfants terribles", il nostro Snake scoprirà così di essere un super soldato creato in laboratorio divenendo capostipite dei soldati genetici contro i quali ha combattuto. Liquid sembra essere il gemello al quale sono stati delegati i geni recessivi per fare in modo che Snake potesse diventare il soldato perfetto (ma questa non è esattamente la verità) ed è per questo che vuole vendicarsi ad ogni costo sul fratello e sul mondo intero. Tuttavia le sue richieste al governo del folle Liquid hanno un fine preciso, dato che i soldati genetici sono "malati". 
                 
E parlando di malattie (ora farò uno spoiler grosso quanto una casa), per chi non sapesse cosa sia il virus Fox Die precedentemente nominato, vi dico solo che è un virus creato in laboratorio letteralemente programmato per uccidere solo certi tipi di persone e indovinate chi ne è il portatore sano? Diciamo che Snake è la prima arma batteriologica umana mai creata. Ma tranquilli questo non è l'unico colpo di scena del videogioco, e forse nemmeno il più grande.
Perché vi ho rivelato questo? Per mostrare come Snake sia prova vivente dell'idea che i governi hanno dei soldati. Tramite il nostro protagonista, Kojima ha esposto una pesante critica verso la totale noncuranza del valore della vita umana presso le forze armate e la ricerca scientifica in campo bellico, cosa riscontrabile anche attraverso l'immagine del Metal Gear, che simboleggia l'insensatezza della creazione delle armi nucleari.
Chiunque abbia giocato a Metal Gear Solid avrà sicuramente notato la continua insistenza su tali argomenti, il tutto confermato dall'esposizione di dati realmente esistenti riguardanti la detenzione delle armi nucleari prima dei titoli di coda.

Detto questo posso liberamente affermare che forse il segreto del mito di questo capolavoro videoludico non sta solo nella forza della storia e dei personaggi ma anche nel messaggio di fondo che vuole trasmettere. Hideo Kojima ha dimostrato che i videogiochi possono avere un valore pedagogico anche ad un'età nella quale si crede di essere troppo cresciuti per il "gioco e imparo".

 



19 lug 2013

Metal Gear Solid - Mito di un videogame senza tempo (prima parte)



 Basta fare questo nome e un'intera generazione (anche più di una) tira un malinconico e sognante sospiro nostalgico. Questo perché la saga di MGS fin dalla sua uscita è riuscita a guadagnarsi un posto nell'olimpo dei vidoegiochi che hanno fatto storia e scuola nel settore videoludico.
Era il lontano 1998 quando un simpatico ometto occhialuto chiamato Hideo Kojima fece conoscere il suo nome al mondo intero rivoluzionando per sempre il concetto di videogioco per console.
Metal Gear Solid infatti sa fondere perfettamente un gioco divertente e ben strutturato con una trama appassionante e ben delineata, il tutto arricchito con personaggi carismatici e caratterizzati in modo magistrale. Tutte prerogative che rendono una grafica scarsa anche per quei tempi difetto di poco conto; e ne analizzeremo il perché nelle prossime righe.
Ma non voglio mettermi a fare una recensione tra le millemila esistenti né cimentarmi in analisi "tecniche" per le quali ammetto di non avere le conoscenze adeguate; quest'oggi vorrei invece analizzare cosa rende MGS unico nel suo genere e come, a distanza di anni, riesca ancora a battersela alla pari con videogiochi molto più nuovi e sofisticati. In particolar modo mi soffermerò sul primo capitolo della saga per PSX per l'appunto Metal Gear Solid.
La storia bene o male la conoscono tutti (e per chi non la conosce un giretto su wikipedia non vi farà certo cascare la mano), comunque per riassumere il plot in due parole la trama parla di un gruppo terroristico che ha preso possesso di un deposito per lo stoccaggio di armi nucleari a Shadow Moses in Alaska dove è custodita una nuova terribile arma a lunghissimo raggio chiamata Metal Gear Rex; i terroristi minacciano la Casa Bianca che se non adempiranno alle loro richieste apriranno il fuoco. Il governo americano decide quindi di mandare l'ex agente speciale della Fox Hound conosciuto con il nome in codice di Solid Snake per salvare gli ostaggi e sventare l'attacco terroristico. Sta di fatto però che il gruppo terroristico è formato dagli attuali membri della squadra Fox Hound e capitanati da Liquid Snake, il quale assomiglia incredibilmente al nostro eroe...
Ma questo è solo un accenno d'introduzione della più vasta e articolata trama su cui si basa il videogioco, per esempio non ho parlato del fatto che tra le richieste dei terroristi ci stanno i resti di Big Boss, un leggendario soldato dalle cui cellulle sono stati ricavate proprietà per sviluppare i soldati genetici, inutile dire che Snake è sia suo figlio che il suo assassino.
Ce ne sarebbero tanti altri di aneddoti stuzzicanti riguardanti il passato del nostro protagonista ma li lascerò scoprire a voi.
Parliamo quindi di cosa rende questo gioco tanto affascinante; la risposta è praticamente ovvia: la storia (che domande), non solo a livello di trama ma anche di struttura con colpi di scena da capogiro e soprattutto una schiera di personaggi dal carisma ineguagliabile.
Anche gli stessi membri della squadra di supporto sul tuo codec (che squilla sempre nei momenti meno opportuni) nonostante siano una presenza relativamente passiva nel gioco, ognuno di loro ha un profilo psicologico ben strutturato, riuscendo così a dare ulteriore spessore alla trama già molto articolata di suo; come per esempio il misterioso passato della dottoressa Naomi Hunter, le improvvisate di Gola Profonda o il grande colpo di scena col Master Miller (e non dirò di più). Ora parliamo un po' del nostro protagonista, ovvero Solid Snake. A mio avviso ce ne stanno pochi di protagonisti di videogame dotati del suo carisma. Non è esattamente un eroe ma un soldato che esegue degli ordini, tuttavia sotto la sua indole di freddo assassino, di spietata "macchina per uccidere", si rivela un uomo dotato di dubbi, esitazioni e sentimenti, e questo suo essere umano si rivela fondamentale perché chi conosce il passato di Snake sa bene che egli proprio "umano" non è. Motore di tale umanità si rivela essere Meryl, la nipote del colonnello Campbel (capo della missione di Snake), ella è un soldato precedentemente preso in ostaggio dai terroristi che evaderà di prigione travestita da guardia e aiuterà il nostro Snake per tutta la prima parte del gioco, nella seconda parte infatti verrà poi catturata e la sua sopravvivenza dipenderà solo e soltanto dal giocatore (dando quindi la possibilità di due finali alternativi, uno dove Meryl muore e uno dove sopravvive). Meryl è un personaggio fondamentale per la crescita di Snake perché, nonostante sparirà praticamente per metà del gioco per poi comparire solo alla fine, sarà un'idea costantemente presente nel protagonista spingendolo a combattere per qualcosa che va ben al di là del proprio senso del dovere.
Altro improbabile aiutante di Snake è Hal Emmerich meglio conosciuto come Otacon (per le sue passioni tipicamente otaku). E' l'ideatore del Metal Gear ma dopo aver scoperto di essere una pedina del governo per creare un'arma di distruzione di massa decide di redimersi aiutando Snake a distruggere lo stesso Metal Gear. Otacon appare come una persona vigliacca e odia la violenza, tuttavia saprà dimostrare il suo coraggio fino ad essere pronto a sacrificare la sua vita per salvarne molte altre. Otacon è l'emblema dell'uomo comune di fronte alle difficoltà, egli scappa e si nasconde di continuo, si rifiuta di fare del male e si affeziona alle persone sbagliate (ne parleremo poi) ma nonostante la sua debolezza e la sua paura andrà fino in fondo. Personaggi come Meryl e Otacon sono un perfetto specchio della bontà dell'animo umano e dell'uomo comune di fronte alla guerra e all'orrore da essa scaturita.
Ma ora voglio parlare di uno dei personaggi più interessanti e complessi di tutto il gioco oltre ad essere uno ai quali sono più affezionata: sto parlando del Ninja alias Gray Fox. Mi sembra giusto spendere due paroline in più riguardo a uno dei migliori cattivi/buoni mai creati; perché di fatto Gray Fox non può essere considerato né un amico né un nemico. Egli aiuterà Snake fino alla fine ma per l'unico scopo di fare un ultimo duello mortale con lui. Uccide con sanguinosa freddezza, ma viene continuamente scosso da sentimenti e ricordi. Prima di diventare il Ninja bionico, Gray Fox era un soldato amico di Snake contro il quale però dovette combattere perché di una fazione opposta. "Una guerra non è una buona ragione per porre fine ad un'amicizia" è la stupenda citazione di Snake che riassume lo strano rapporto tra Snake e Fox, quest ultimo infatti aiuta e guida l'altro come un fratello maggiore, ma nonostante ciò lo insegue alla disperata ricerca di un duello finale, non per vendetta ma per una strana ricerca di vita. Gray Fox di fatto non è più né vivo né morto, è come un fantasma del tutto estraneo agli eventi, non gli interessa nulla del Metal Gear dei terroristi o della terza guerra mondiale, egli è solo uno spettro tormentato dal passato alla ricerca di una sensazione che lo faccia sentire nuovamente vivo, e la cerca nel rivivere la sua morte.
Persone come Snake o Gray Fox sono dei prodotti fabbricati dalla guerra, sono entrambi dei "piccoli oscuri segreti" creati dal malsano intento di fare dell'uomo una macchina da guerra. E man mano che si scoprono altri dettagli sul passato del Ninja, scopriamo nel suo personaggio una palese forma di protesta riguardo l'uso amorale dell'essere umano la strumentalizzazione della guerra.

(Continua...)